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No Other Land, su Mubi il docu Oscar sulla lotta palestinese
Dal 15 aprile il film sull'espulsione forzata da Cisgiordania
No Other Land, il documentario scritto, diretto, prodotto e montato da Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor e Hamdan Ballal, sarà disponibile in esclusiva su Mubi dal 15 aprile. Il film, distribuito nelle sale italiane da Wanted Cinema, ha vinto il premio Oscar come miglior documentario dopo aver conquistato due premi alla Berlinale 2024 e il miglior documentario agli European Film Awards 2024. Un'opera intensa e profondamente umana, No Other Land racconta la lotta di Basel Adra, giovane attivista palestinese di Masafer Yatta, insediamento rurale della Cisgiordania, contro l'espulsione forzata della sua comunità da parte dell'esercito israeliano. Il co-regista palestinese e attivista Hamdan Ballal è stato arrestato la settimana scorsa dall'esercito israeliano e successivamente rilasciato. In No Other Land si vede Basel che sin dall'infanzia assiste alla progressiva distruzione del suo villaggio e inizia a documentarla con la sua videocamera: ogni volta che i carri armati e le ruspe avanzano, ogni volta che le case vengono rase al suolo, lui è lì, testimone di quello che è considerato il più grande sfollamento forzato mai avvenuto nella Cisgiordania occupata. Nel suo percorso incontra Yuval Abraham, giovane giornalista israeliano che sceglie di unirsi alla sua battaglia. Per oltre cinque anni, i due collaborano per documentare le violenze e le ingiustizie, settimana dopo settimana, mese dopo mese. Il loro legame, però, è segnato da una profonda disuguaglianza: Basel vive sotto un'occupazione militare brutale, mentre Yuval, da israeliano, gode di libertà e diritti che all'amico sono negati. Ciò che nasce come una collaborazione diventa un'amicizia solida, alimentata dall'urgenza di raccontare e denunciare. Il documentario, frutto del lavoro di un collettivo palestinese-israeliano, è stato realizzato con mezzi minimi e senza una produzione alle spalle, nei momenti più difficili per Basel e la sua comunità. Un'opera nata come resistenza creativa all'apartheid e atto di lotta per la giustizia e l'uguaglianza, che ha portato inaspettatamente i suoi autori a diventare tra i cineasti più premiati e acclamati del 2024.
E.Borba--PC