- Meloni atterrata a Palm Beach per incontro con Trump
- Calcio: Udinese; Runjaic, 'si poteva fare di più'
- Montipò para tutto, 0-0 tra Verona e Udinese
- Napoli: Stellini, 'Vittoria importante contro squadra forte'
- Aereo Meloni verso gli Usa, stasera incontro con Trump
- Fiorentina-Napoli 0-3, partenopei blindano il primato
- Calcio: cambia l'arbitro di Roma-Lazio, fischierà Pairetto
- Il Presidente Mattarella in visita privata a Napoli
- Premier League: il Manchester City batte 4-1 il West Ham
- Morto Sancassani, proprietario del cinema Mexico di Milano
- Adrien Brody, Un onore raccontare gli immigrati
- Sci: freestyle a Klagenfurt, azzurra Tabanelli ancora sul podio
- Calcio: Fiorentina-Napoli, Ricordato Aldo Agroppi
- Calcio: Di Francesco 'Empoli ha fatto meglio,buon punto per noi'
- Morto il regista Jeff Baena, marito di Audrey Plaza
- Hamas, almeno 31 i morti nei raid israeliani sulla Striscia
- Esposito risponde a Pohjanpalo, Venezia-Empoli 1-1
- Roma, entro pochi giorni Termini e Esquilino zona rossa
- Vallelonga, giro in Italia il mio That's amore con Travolta
- Hamas, 26 morti nei raid israeliani su Gaza
- Vannacci, mi farebbe piacere essere a insediamento Trump,vedremo
- William e Kate 'rattristati per morte di Edward' a New Orleans
- Lotteria Italia, venduti 8,6 milioni biglietti, in crescita 29%
- Tennis:Open Australia sempre più ricco, 2,1 milioni ai vincitori
- Jolani, 'cristiani parte integrante della Siria, ammiro il Papa'
- Supercoppa: Inter-Milan, Sozza l'arbitro della finale
- Hamas pubblica un video dell'ostaggio Liri Albag, ancora viva
- Moto: Valentino Rossi di nuovo papà, 'Benvenuta Gabriella'
- Federcalcio Spagna e Liga, no a Barcellona per Dani Olmo
- Pino Daniele ricordato allo storico caffè Gambrinus di Napoli
- Pino Daniele, Napoli ricorda il suo Mascalzone latino
- Supercoppa: Inter, Thuram a rischio per la finale
- 'Il delitto perfetto', un docufilm su Piersanti Mattarella
- Media Iran, per il Papa Netanyahu ignora i diritti umani
- Spagna: re Magi in anticipo per evitare maltempo e pioggia
- Dakar: Australiano Sanders vince la prima tappa delle moto
- Siria, primo volo umanitario egiziano atterra a Damasco
- Littler re delle freccette, a 17 anni è star mondiale
- Dieci anni dopo, Charlie Hebdo ricorda il sanguinoso attentato
- Sci: la svedese Hector vince gigante Kranjska, Goggia quinta
- Mosca minaccia ritorsioni dopo attacco ucraino con Atacms
- Amnistia in Birmania per in 77/mo indipendenza, 6.000 rilasciati
- Blinken, Cina intervenuta su Putin contro uso armi nucleari
- Calcio: Ranieri 'Roma in navigazione ma non a vele spiegate'
- Nuove proteste a Seul per il mandato d'arresto di Yoon
- Gucci celebra il capodanno cinese con Ni Ni e Xiao Zhan
- Nicholas Galitzine volto del nuovo profumo di Emporio Armani
- 'Todde, 'sono legittimata ad andare avanti'
- L'anteprima del film 'Liliana' chiude l'anno di Pesaro 2024
- La Siria riapre da martedì voli internazionali su Damasco
Vent'anni senza Manfredi, artista che parlava sottovoce
L'attore simbolo della romanità universale morì il 4 giugno 2004
C'erano una volta i quattro colonnelli della commedia all'italiana, i nostri moschettieri della risata: il mattatore Gassman, lo straripante Sordi, il ruspante Tognazzi e il più discreto Manfredi, cui si aggiungeva spesso, coi modi di un moderno Aramis, Marcello Mastroianni. Saturnino, in arte Nino, Manfredi è stato l'ultimo a lasciare la scena, il 4 giugno del 2004, ma vent'anni dopo possiamo misurare quanto il suo stile, la sua professionalità, il suo talento creativo siano stati fondamentali per almeno quattro generazioni di cinema italiano, con modi sempre diversi dal teatro (dove si impose fin dal 1947) al cinema e alla televisione (lasciati nel 2003), passando per il teatro di rivista, la radio, la commedia musicale e la canzone, la regia, la pubblicità. La prima parola che viene in mente per definirlo è "versatilità": sapeva fare tutto, Nino Manfredi e forse proprio questa duttilità rende difficile una sua collocazione definitiva. Era caratterista e primo attore, umorista e cantante (a modo suo), uomo del polo e raffinato intellettuale. Per definire questa, più segreta, immagine del suo talento, bastano le regie di "L'avventura di un soldato", folgorante episodio senza parole di "L'amore difficile" del 1962, l'autobiografico "Per grazia ricevuta" del 1971, il crepuscolare "Nudo di donna" del 1981. Una sortita ogni dieci anni, quasi a ricordare a tutti che non era soltanto un buon esecutore, ma un autore con la lettera maiuscola. Non a caso, alla fine della carriera, affidò sempre più spesso la cinepresa al figlio Luca, riservandosi partecipazioni sornione a copioni su cui aveva messo, sempre con discrezione, le mani in prima persona. Vincitore di moltissimi premi nazionali e del Premio a Cannes per il miglior esordio con "Per grazia ricevuta", Nino Manfredi resta legato comunque soprattutto a quella romanità universale, cinica in apparenza, appassionata in segreto, che Luigi Magni seppe disegnargli addosso per quasi tutta una carriera che li vide gemelli: autore l'uno e interprete l'altro di una Città Eterna che conserva la memoria del tempo.
V.Dantas--PC