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I puritani di Vincenzo Bellini al Modena Belcanto Festival
Dal 10 maggio con Ruth Iniesta, Ruzil Gatin e Alessandro Luongo
Un omaggio al belcanto, quale è nella sua completezza il neonato Modena Belcanto Festival, non poteva non passare attraverso uno dei titoli chiave, quasi un portabandiera, di questo repertorio: l'opera I puritani, ultimo capolavoro di Vincenzo Bellini in programma al Teatro Comunale Pavarotti-Freni il 10 e il 12 maggio. L'opera sarà proposta nell'allestimento di Francesco Esposito, autore di regia e costumi, con le scene firmate da Rinaldi Rinaldi e Maria Grazia Cervetti e con le luci di Andrea Ricci. Alessandro d'Agostini sarà sul podio della Filarmonica del Teatro Comunale di Modena e del Coro Lirico di Modena istruito da Giovanni Farina. Il cast comprende il tenore Ruzil Gatin per la prima volta interprete di Arturo; dal soprano Ruth Iniesta nei panni di Elvira; da Alessandro Luongo interprete di Riccardo, anch'egli al debutto nel ruolo; Nozomi Kato canterà il ruolo di Enrichetta di Francia. I puritani rappresenta l'apoteosi del belcanto nel senso stretto del termine, con il suo lirismo espansivo, la cura nella costruzione della melodia, la ricerca della purezza del suono, in una cornice drammaturgica sullo sfondo della storia inglese del diciassettesimo secolo, al tempo delle lotte tra seguaci di Cromwell e partigiani degli Stuart. Alla prima rappresentazione, al Théâtre de la Comédie italienne di Parigi il 24 gennaio del 1835, il successo fu clamoroso: si racconta che alla celeberrima scena della pazzia tutto il teatro si commosse fino alle lacrime, mentre sul "Suoni la tromba e intrepido" si ebbe un'esplosione di fanatismo patriottico. Poco frequentato nei cartelloni dei teatri lirici, proprio a causa delle difficoltà tecniche insite nella scrittura vocale, questo titolo ha da sempre attratto i più grandi cantanti di ogni tempo, tra questi proprio Mirella Freni e Luciano Pavarotti, ai quali ora è intitolato il teatro modenese.
L.Torres--PC