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Inter, ecco Martinez 'cresciuto con mito Cañizares e Casillas
Portiere nerazzurro a 'Welcome Home':determinazione fondamentale
"Sono cresciuto con il mito di Cañizares e Casillas. Nel Calcio è fondamentale la determinazione". Parola di Josep Martínez , protagonista di "Welcome Home", la nuova serie di interviste inedite, powered by Betsson Sport, Main Sponsor di maglia dell'Inter, e realizzate dalla squadra dei Campioni d'Italia, per presentare ai tifosi le new entries per la stagione 2024-2025. Classe 1998, ha iniziato la sua carriera calcistica all'età di 5 anni nell'Alzira e da allora non si è più fermato. Oltre al calcio, però ha molte altre passioni sportive, tra cui il tennis, il padel, la MotoGP e la Formula 1, ma non solo: "Se non fossi diventato un calciatore - svela Martinez - Sarei un fisioterapista per una squadra di calcio. Il mio giocatore preferito quando ero piccolo? Sicuramente è stato José Santiago Cañizares, l'incredibile portiere di Valencia. Successivamente, il mio mito è diventato Iker Casillas, che ho sempre ammirato molto". Parlando del suo percorso, iniziato grazie al padre che gli ha passato la passione per il calcio, Martínez considera la sua esperienza al Barcellona come uno step fondamentale: "Due anni in cui ho potuto imparare tantissimo, e non solo come professionista; mi sono stati trasmessi grandi valori. È stato uno dei momenti più significativi della mia carriera". Ed è proprio al Barcellona che ha incontrato una delle figure fondamentali nel suo percorso formativo: il suo primo allenatore, quando giocava per i Blaugrana, colui che gli ha mostrato come diventare un vero professionista. "L'insegnamento più importante ricevuto?", ripete Josep sorridendo. "Bella domanda. Quando avevo 20 anni e giocavo per Las Palmas, un infortunio che mi ha messo fuori gioco per qualche mese, mi ha fatto capire che è importante non farsi distrarre dal 'rumore' delle persone fuori campo, devi sapere andare per la tua strada". Sull'evoluzione del ruolo del portiere, il giocatore si ritiene fortunato: "Sono sempre stato in club dove il modello di portiere moderno era il principale, e questo mi ha fatto andare avanti e crescere sempre di più". Crescita che è avvenuta in modo costante e che a oggi gli ha fatto guadagnare l'aggettivo di "intuitivo" tra i pali della porta: non è un caso che venga considerato un calciatore di grande talento, sempre pronto e reattivo. Josep, che si ritiene coraggioso, ma anche molto testardo, spiega inoltre quanto sia fondamentale per lui la vita da spogliatoio: "Importantissima" conferma ai microfoni di Betsson Sport. "Sono proprio i compagni di squadra ad aiutarti a crescere e a insegnarti valori che rimarranno con te per sempre. Ho imparato che nel calcio, la determinazione conta più del talento. Il talento è importante per avere l'opportunità di iniziare la propria carriera, ma per mantenere la propria posizione ci vogliono determinazione e dedizione."
T.Resende--PC