Portugal Colonial - Più bimbi malnutriti a causa dei cambiamenti climatici

Più bimbi malnutriti a causa dei cambiamenti climatici

Più bimbi malnutriti a causa dei cambiamenti climatici

Gates Foundation, +68 milioni entro il 2050

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Da qui al 2050, senza interventi correttivi, i cambiamenti climatici faranno aumentare di 40 milioni il numero di bambini affetti da malnutrizione cronica nel mondo e di 28 milioni quelli colpiti da malnutrizione acuta grave. È l'allarme lanciato dalla Bill & Melinda Gates Foundation in un rapporto ("A Race to Nourish a Warming World") pubblicato ieri. "La malnutrizione è la peggiore crisi sanitaria infantile al mondo. Il cambiamento climatico la sta rendendo ancora più difficile da risolvere", scrive Bill Gates nel rapporto. Secondo l'Unicef, circa un terzo dei bambini del mondo - 400 milioni - non assume una quantità e una varietà di nutrienti sufficiente per crescere in salute. 148 milioni soffrono di malnutrizione cronica, 45 milioni di nutrizione acuta. I cambiamenti climatici rischiano di peggiorare la situazione, sostiene il rapporto, che propone soluzioni per contrastare il fenomeno. Tre semplici interventi - l'uso di tecnologie agricole per aumentare la produzione di latte, l'uso di alimenti fortificati e la supplementazione di vitamine in gravidanza - potrebbero salvare milioni di vite. Il trend degli ultimi anni è però preoccupante. Tra il 2000 e il 2020, ricostruisce il rapporto, nel mondo si è osservato un "boom nella salute globale": la mortalità infantile si è dimezzata, l'impatto delle malattie infettive è crollato e tutto ciò ha riguardato soprattutto i Paesi a più basso reddito. La pandemia da Covid-19 ha fermato questi progressi. "Oggi, il mondo è alle prese con più sfide che in qualsiasi momento della mia vita adulta: inflazione, debito, nuove guerre. Sfortunatamente, gli aiuti non tengono il passo con queste esigenze, in particolare nei luoghi che ne hanno più bisogno", scrive Bill Gates. "Penso che possiamo dare alla salute globale un secondo atto, anche in un mondo in cui le sfide concorrenti richiedono ai governi di usare con oculatezza i loro bilanci".

P.Sousa--PC