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Contro crisi matrimoni in chiesa parroco offre nozze a 18 coppie
L'evento a San Sebastian de los Reyes, a nord di Madrid
Al grido di 'viva gli sposi!' un intero quartiere di San Sebastian de los Reyes, comune di 75mila abitanti a nord di Madrid, ha celebrato ieri sera il maxi matrimonio organizzato e offerto a 18 coppie dal parroco Javier Sanchez-Cervera per far fronte alla preoccupante crisi di unioni consacrate. Da tempo il sacerdote della chiesa di San Sebastiano Martire, a pochi metri della Plaza de la Constitucion, dove ha sede il municipio, si chiedeva come fare per rilanciare i matrimoni cattolici, in inarrestabile declino in Spagna, l'ex riserva spirituale di Occidente. E dove nel 2022 appena 10.000 coppie si sono sposate in chiesa, la metà dell'anno precedente, quando furono 24.600 rispetto alle 123.00 unioni civili registrate dall'Istituto nazionale di statistica. Don Javier ci ha pensato per un po' su e poi ha deciso di rompere la tradizione organizzando un unico maxi evento, un matrimonio collettivo che ha offerto a tutte le coppie disposte a infilare la fede, che non potevano permettersi i costi di una cerimonia e della celebrazione. Dai fiori in chiesa, agli abiti degli sposi, al rinfresco con gli invitati: il parroco ha coinvolto abitanti e vicini, i parrucchieri per le acconciature alle spose, estetiste per trucco e manicure, fiorai per l'addobbo della chiesa , etc., perché ognuno apportasse volontariamente il proprio contributo. In cambio di un invito al maxi evento. "L'idea era semplicemente di facilitare alle coppie di contrarre matrimonio. Molti ci rinunciano perché non possono permettersi la logistica, la spesa, i documenti, gli invitati", ha spiegato il parroco all'agenzia Europa Press.. "Non è facile per gli spagnoli, da quando le nozze sono diventate un business sempre più caro, che è inarrivabile, ad esempio, per le tante coppie di immigrati dall'America Latina, che non hanno neanche il supporto delle famiglie". I futuri sposi convolati a nozze non hanno dovuto preoccuparsi di nulla. Sono stati convocati in chiesa tutti alla stessa ora, ieri sera alle 20,30, per la cerimonia religiosa che si è trasformata in un maxi evento, con tanto di codice QR per accedervi. Pochi minuti prima, è cominciata la sfilata verso il tempio delle spose in abito bianco, accompagnate dai padrini e salutate dalla folla al grido di 'guapa!' e di 'Viva la novia!'. Fra le pecorelle tornate all'ovile con la fede al dito, Marta, un'ecuadoriana di 47 anni, da 18 anni convivente con il compagno: "Dovevamo sposarci nel 2020, ma poi con la pandemia sospendemmo tutto e non ci avevamo più pensato. Fino ad aprile, quando don Javier, durante la messa, ci parlò dell'idea che gli era venuta...", ha raccontato alla folla di cronisti accorsi per l'evento. L'età dei coniugi varia dai 25 ai 60 anni, molti sono originari di Paesi dell'America Latina e con figli già adulti. Dopo la cerimonia, non è mancato il brindisi, la torta e perfino i fuochi d'artificio, dedicati dal Comune ai novelli sposi.
R.J.Fidalgo--PC